UN REGALO

 


 

 

Sono qui. Lo sono sempre stato da quando ho memoria ma solo di recente riesco a percepirne le sfaccettature, nel bene e nel male. Prima di poter continuare dovreste chiedervi, apparentemente con stupidità: “chi è, che è qui?“. Potrà sembrare assurdo ad un occhio disattento ma questa domanda è fondamentale. Vi siete mai chiesti chi siete? Cosa siete? Se non lo avete mai fatto forse è il momento di iniziare e se mi prendete per pazzo forse dovreste continuare a leggere.

 

Analizzate la vostra vita e la vostra giornata: la maggior parte delle persone si sveglia ad orari improbabili, si prepara per andare a fare un lavoro che molto probabilmente odia, che gli permetterà di contrarre dei debiti per la vita, per acquistare beni materiali che riempiranno il vuoto tra una giornata di lavoro e l’altra. Le stesse persone, una volta l’anno (se sono fortunate, due), andranno in ferie spendendo i soldi che hanno risparmiato fino a quel momento, per poi tornare al loro odiato lavoro per continuare il ciclo infinito.

 

Secondo voi, questa può chiamarsi vita? Anni di esistenza passati a rincorrere soldi e stabilità, sicurezze e affermazione: ma tranquilli, arriverà il momento in cui quelle persone troveranno il meritato riposo dopo una vita di fatiche, giusto quella decina di anni che serviranno per guardarsi indietro e rendersi conto di come la loro vita sia scivolata dalle loro mani, lasciando dietro di sé una scia di rimpianti.

 

"Eh ma alla fine che ci vuoi fare, è così che gira il mondo!”

 

Non voglio fare niente, se non ricordarvi del valore di quello che avete dentro.

 

Adesso, dopo aver letto quello che vi ho riassunto, mettetevi davanti ad uno specchio e guardate il vostro riflesso.

 

Che cos’è che vedete? Siete sicuri di vedere la persona che siete realmente o state guardando la rappresentazione della vostra funzione all’interno della società?

 

Sta a voi decidere da che parte stare, scegliere di essere veramente voi stessi o essere una macchina. Scegliere di scoprire quant’è profonda la tana del bianconiglio. Ma è un viaggio di sola andata, proprio così baby.

 

Perché oltre quello che siamo tutti i giorni, oltre l’odio che permea come magma dentro di noi, oltre la freddezza con cui viviamo le nostre giornate, dentro di noi c’è molto altro da donare al prossimo: la fatica che facciamo tra essere brave persone ed essere degli egoisti insensibili è pressoché nulla, è tutto questione di scelta.

 

Scoprite il vostro vaso di Pandora, aprite il vostro cuore ai sentimenti e smettete per una volta di essere schiavi di tutto quello che vi circonda: abitudini, modi di pensare,modi di comportarsi sono solo l’illusione di avere il controllo su una vita che non avete e non avrete modo di gestire finché non sarete disposti ad accettare che tutti i fottuti giorni indossate una maschera sempre più pesante, anno dopo anno.

 

Fatevi un regalo: gettate la vostra maschera.

 

 

 

Geko Arrogante - Un Regalo